Scopri com'è facile scattare le foto




Scattare le foto al Luna park


fotografare luna park


Luna park, sia quelli di una volta, dalle giostre con i cavallucci che girano eternamente in tondo, sia quelli più moderni, con autoscontri, e divertimenti più tecnologici, sono una miniera di opportunità fotografiche. I colori e le luci sono un invito a cimentarsi con la fotografia.

Di sera, il luna park offre una magica atmosfera che sta al fotografo ridare con le tecniche che meglio preferisce. Immagini congelate nell’attimo dello scatto, volutamente mosse e anche un po’ fuori fuoco, l’atmosfera di gioioso stupore può essere rappresentata in tanti modi diversi.

Regolazioni Sulla compatta: Dopo il tramonto inserire il programma “notturni” – Di giorno usare il programma sport, che fornisce tempi di scatto brevi.

Sulla reflex: Per le foto con faretti direttamente in macchina sovresporre almeno di due valori luce.

Quando si usa un flash accessorio impostare la sincronizzazione sulla seconda tendina. In questo modo, impostando un tempo di posa intorno a 1/15 si hanno interessanti effetti di mosso.

Di giorno, quando si ha a che fare con soggetti dall’illuminazione molto variabile, inserite il flash accessorio con esposizione iTTL.

Se l’apparecchio ha la stabilizzazione, inserirla sempre.

Unica eccezione: quando si desiderano foto intenzionalmente mosse.



Le 5 regole base


  1. L’obiettivo migliore è quello normale o moderatamente grandangolare. Le distanze di ripresa, di norma, non richiedono potenti tele o grandangoli spinti.
  2. Le immagini migliori, più ricche di colore e atmosfera, si ottengono di sera, quando le luci sono tutte accese.
  3. Non esiste un solo modo per rendere l’atmosfera del divertimento. Il linguaggio fotografico ha molte frecce al suo arco. Provare a riprendere con varie tecniche: il panning, per esempio, fornisce risultati interessanti.
  4. Non dimenticare di riprendere i particolari: giostre e divertimenti vari hanno pareti e pannelli dipinti e molto colorati. Una ripresa ravvicinata può fornire il destro per immagini astratte.
  5. Spesso si passa a fotografare soggetti molto illuminati cui seguono soggetti che lo sono poco. Per far fronte a questi cambiamenti e non dover ogni volta variare la sensibilità, impostare una sensibilità medio alta, intorno ai 400 ISO.


L’errore da non fare


Spesso ci si trova a fotografare con fari che sparano la loro luce direttamente in macchina. È bene controllare scrupolosamente nel mirino che ciò non avvenga. Se si ha in macchina una fonte di luce di questo tipo si deve sovresporre di un paio di valori luce, per non incorrere in una sottoesposizione.



L’accessorio consigliato


I programmi di post produzione non hanno mandato in soffitta i filtri a effetto. Uno di quelli che non dovrebbe mancare in occasioni come questa è il cross screen, che trasforma ogni punto luce in una stellina con i suoi bravi raggi. Ce ne sono di diversi tipi e differiscono tra di loro per il numero dei raggi prodotti dalla stellina.

Tra i difetti che possono causare è un certo decadimento dell’incisione dell’immagine.



Come fotografare un ritratto perfetto


fotografare ritratto in primo piano


La fotografia deve la sua fortuna al ritratto: prima dell’invenzione di Talbot, solo i ricchi potevano tramandare la propria immagine pagando un pittore. L’immagine cosiddetta a mezzo busto è stata ripresa, senza modifiche, dalla pittura.

Oggi la vita è troppo frenetica anche per dedicare qualche ora a posare per un ritratto… ma in vacanza c’è tutto il tempo necessario! Inoltre siete rilassati, abbronzati, e le località di villeggiatura mettono a disposizione un’ampia scelta di scenari da usare come sfondo – rigorosamente sfuocato, ovviamente.

Cosa aspettate ancora?

Regolazioni Sulla compatta: Impostare il programma “ritratto” indicato con l’icona di una faccina. Tale programma, automaticamente, imposta un diaframma aperto, per meglio sfocare lo sfondo.

Se l’apparecchio possiede il programma di riconoscimento facciale impostarlo sempre.

Sulla reflex: Se si fotografa con un programma automatico d’esposizione impostare quello a priorità del diaframma e il diaframma alla massima apertura. Se si fotografa in manuale, impostare il diaframma più aperto e regolare di conseguenza il tempo.

Impostare la messa a fuoco manuale ed eseguire una focheggiatura di precisione sugli occhi.



Le 5 regole base


  1. Prima di iniziare a fotografare è bene mettere a proprio agio il soggetto parlandogli, spiegando perché si usa quel tipo d’illuminazione o di obiettivo. Nelle sedute di ritratto in interni è utile avere un sottofondo musicale.
  2. Ricordarsi di usare lunghezze focali corrispondenti al medio tele 90-100 mm del formato 35 mm. È la focale che rende al meglio le proporzioni del viso.
  3. Non fare mai posare il soggetto con il sole negli occhi, o davanti a superfici fortemente illuminate, come la spiaggia o il mare. La forte luce lo costringerebbe a strizzare gli occhi. Ottimi risultati si ottengono facendo posare il soggetto in controluce e sovresponendo di un paio di diaframmi.
  4. La luce migliore per il ritratto, specialmente femminile, è quella morbida e diffusa. Si ha, in esterni, nelle giornate di cielo parzialmente o del tutto coperto.
  5. Per dare maggiore risalto alla persona ritratta è bene impostare un diaframma aperto, in modo da sfocare lo sfondo.


L’errore da non fare


Bisogna evitare di riprendere il soggetto troppo dal basso o troppo dall’alto. I migliori ritratti si hanno fotografando la persona con un punto di vista all’altezza dei suoi occhi. Le proporzioni, specialmente quelle del viso, non saranno affette da sgradevoli distorsioni prospettiche.



L’accessorio consigliato


Gli specialisti usano speciali obiettivi definiti “defocus”. Di focale medio tele, permettono di introdurre un certo degrado dell’immagine, variabile a piacimento. È il cosiddetto “flou”, impiegato spesso nei ritratti femminili, per coprire eventuali imperfezioni della pelle. Simile, anche se meno preciso, è l’effetto che si può ottenere con i filtri definiti, appunto, flou.



Fotografare gli animali


Qualsiasi fotocamera è adatta alla ripresa di animali: dalla compatta alla reflex.

scattare foto animali

Tuttavia se si desiderano risultati di un certo rilievo, le reflex e il sistema che ruota loro attorno sono più indicate. Per esempio, si può disporre di tele molto potenti per avvicinarci virtualmente al soggetto. Non si tratta di correre meno rischi, si tratta soprattutto di non spaventare l’animale che, se fiuta il nostro odore, se la darà a gambe e allora addio fotografia. In vacanza si ha occasione anche di fotografare più abbordabili animali domestici o quelli degli zoo e parchi safari.

Calendario 2017 con le foto degli animali

Regolazioni Sulla compatta: Impostare lo zoom sulla focale tele più potente Impostare il programma “Sport” per avere tempi di scatto brevi Impostare una sensibilità intorno a 400 ISO o superiore, le focali tele delle compatte sono sempre poco luminose.

Sulla reflex: Se la ripresa avviene da postazione fissa, usare la messa a fuoco manuale. Se l’animale è fermo non ci saranno difficoltà. Se l’animale è in movimento, mettere a fuoco su un punto dove si prevede passerà è la soluzione migliore.

Impostare l’esposizione a priorità dei tempi, scegliendo un tempo non inferiore a 1/500 di secondo se la focale usata offre ingrandimenti superiori al 4x.



Le 5 regole base


  1. Più l’attrezzatura è completa, con teleobiettivi e apparecchi adatti, più sarà facile ottenere buone foto. Il risultato, con gli animali dipende molto dalla qualità dell’attrezzatura.
  2. Ricordarsi che un vero fotografo rinuncia alla foto se questa lo obbliga a interferire pesantemente nella vita dell’animale o peggio a causargli danni.
  3. La cosiddetta caccia fotografica vagante, effettuata andandosene per boschi e campi con un potente teleobiettivo, nella speranza di scattare belle foto, nella maggior parte dei casi dà mediocri risultati. Una buona foto raramente si scatta per caso.
  4. La pazienza e l’organizzazione sono gli accessori fotografici che non si possono comperare in negozio, ma che ogni fotografo d’animali deve possedere in grande misura per sperare nel successo.
  5. Per ottenere foto interessanti occorre studiare a lungo comportamenti e habitat.


L’errore da non fare


Spesso accade di fotografare da bordo di un mezzo con la fotocamera impugnata a mano. Talora si cerca di ottenere maggiore stabilità appoggiandola a un finestrino. La soluzione è efficace solamente se il mezzo è fermo e il motore spento. Altrimenti il mosso accidentale è assicurato.



L’accessorio consigliato


La ripresa di animali si fa con lunghe focali. Il rischio di avere immagini mosse è alto. L’accessorio ideale, per chi non vuole l’ingombro di un treppiede, è il monopiede. Si guadagna in stabilità e in leggerezza. L’accessorio non esime dal mettere in pratica le tecniche usuali per avere scatti il più possibile fermi: Per esempio trattenere il respiro al momento dello scatto.



Consigli per scattare foto sott’acqua


fotografare sotto acqua

Vacanza, spiagge bianche e mari trasparenti. Anche se non è sempre così, la voglia di dedicarsi all’hobby della fotografia con riprese subacquee è sempre presente.

Oggi le possibilità di scattare foto del Sesto Continente, come lo battezzò Folco Quilici, sono molte. Le attrezzature ci sono per tutti: da chi desidera riprendere appena sotto il pelo dell’acqua, a chi fa della subacquea un hobby serio, e s’immerge in profondità. In ogni caso chi si vuole dedicare a questa attività deve ricordare che, assieme a doti fotografiche, deve possedere doti di acquaticità.

Sfondi Natura

Regolazioni Sulla compatta: Attivare sempre il flash automatico, anche se la sua potenza non è elevata.

Impostare gli automatismi di ripresa e controllo

Sulla reflex: Impostare la focale più corta che si ha. Ideale la focale 10 mm.

A causa del fenomeno della rifrazione, in acqua, la lunghezza focale aumenta di 1/3 rispetto a quando si fotografa in ambiente normale. Inoltre, più la focale è grandangolare, più ci si può avvicinare al soggetto, riducendo, così, lo strato d’acqua che lo divide dall’obiettivo. In questo modo si riduce anche il cosiddetto effetto nebbia, dovuto alle particelle in sospensione.

Impostare il controllo del colore sulla modalità Vivida.



Le 5 regole base


  1. La prima regola non riguarda la fotografia, ma la subacquea: immergersi solo se si hanno doti di acquaticità e si è in perfette condizioni fisiche. Meglio se si è frequentato un corso di subacquea.
  2. Non superare i limiti tecnici dell’attrezzatura. Una compatta stagna, prevista per le riprese in pochi metri d’acqua, non può essere portata in profondità.
  3. Le immersioni in mare richiedono una cura assidua dell’attrezzatura, a causa della salsedine che vi s’incrosta. È necessario lavare con acqua dolce fotocamere, custodie, flash dopo ogni immersione e riporli in un luogo fresco e asciutto.
  4. La sabbia è un nemico molto pericoloso. Pochi granelli nella guarnizione che garantisce la tenuta della custodia e l’acqua la allagherà.
  5. In barca, sulla spiaggia, conviene tenere sempre riparata dal sole l’attrezzatura. Il caldo può causare seri malfunzionamenti delle fotocamere e dell’attrezzatura in generale.


L’errore da non fare


Fotografare dopo una mareggiata. Le particelle in sospensione nell’acqua, sollevate dalla turbolenza, la intorbidano e causano un effetto nebbia, che impedisce di ottenere immagini chiare e nitide. Anche il rimescolarsi di acque a differente salinità e temperatura abbassa il contrasto causando foto poco nitide.



L’accessorio consigliato


Più che accessorio, il flash è strumento indispensabile. La luce del sole è rapidamente assorbita dall’acqua, man mano che si scende. Oltre che in quantità, la luce bianca è anche assorbita selettivamente secondo i suoi componenti. I rossi sono i primi a sparire, già in un metro d’acqua. Per questo le foto scattate senza flash mostreranno vistose dominanti giallo verdi.



Come fotografare da vicino


fotografia fiore visto da vicino

La vacanza non è solamente spiagge incantate, bei paesaggi, luoghi esotici. Una vacanza è anche scoprire il mondo piccolo che non degniamo mai di uno sguardo. È il mondo della ripresa a distanza ravvicinata.

Un tipo di fotografia che spesso è impropriamente definito “macrofotografia”. Quest’ultima, invece, è solo una parte della fotografia ravvicinata: quella che si dedica alla ripresa di soggetti con un rapporto d’ingrandimento maggiore di 1:1. Macrofotografia e close up, termine inglese con cui si definisce la foto ravvicinata, possono essere praticati con le normali attrezzature.

Regolazioni Sulla compatta: Impostate il programma “ Close Up”, in genere indicato con l’icona del fiore. Ricordate che nel caso di distanze di ripresa molto brevi il flash incorporato fornisce troppa luce, anche se usato in automatico.

Sulla reflex: Impostate il programma di esposizione automatica a priorità dei diaframmi.

Impostate un diaframma molto chiuso, mai inferiore a f/16, a meno di cercare effetti di sfocato per foto creative. Se si usa un flash separato, normale o anulare, usare la modalità di esposizione Auto TTL. Se possibile impostate la lettura esposimetrica semi-spot, infatti il soggetto è per lo più inquadrato al centro del fotogramma.



Le 5 regole base


  1. La luce del sole nelle ore centrali della giornata è adattissima per le riprese a distanza ravvicinata in luce naturale. Il soggetto è molto piccolo rispetto alla sorgente di luce e questa riesce a illuminarlo tutto in modo uniforme. Inoltre, in queste ore, la luce è molto forte. Anche questo utile per la macro.
  2. Più ci si avvicina al soggetto per averne un’immagine ingrandita, più diminuisce la profondità di campo. Per questo motivo bisogna sempre usare un diaframma più chiuso del normale, dal momento che più è chiuso, più aumenta la zona a fuoco.
  3. Le fotografie migliori si ottengono usando un flash separato dalla macchina come luce.
  4. Il treppiedi è indispensabile a partire dal rapporto d’ingrandimento 1:1.
  5. La focale medio tele è la più adatta, perché consente di ingrandire il soggetto senza avvicinarsi troppo e rischiare di interferire con la luce.


L’errore da non fare


Scattare foto a distanza ravvicinata o, meno che mai, dedicarsi alla macrofotografia quando la luce è scarsa. Poca luce e necessità di usare diaframmi molto chiusi sono due parametri che non vanno d’accordo. Aumentare gli Iso serve a poco, perché diminuisce la definizione dell’immagine.



L’accessorio consigliato


Il flash anulare è un utilissimo accessorio costruito apposta per la fotografia a distanza ravvicinata. Nella sua forma più semplice la lampada flash è circolare e si monta attorno all’obiettivo.

Fornisce una luce piatta e uniforme, ottima per i soggetti dalle forme complesse come fiori e insetti. Nelle versioni più sofisticate è possibile dosare l’intensità della luce che proviene dai quattro quadranti del cerchio.

Consigli come fotografare












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