Come scattare foto perfette: trucchi e consigli


Ogni anno, con l’arrivo delle vacanze, tutti noi ci improvvisiamo fotografi.

Niente di strano, visto che proprio quando si va in vacanza ci si trova davanti a paesaggi spettacolari, situazioni inusuali, persone di cui vogliamo fissare il ricordo.

migliorare scatto fotografico

Ma si sa, portare a casa lo scatto perfetto non è facile: le compatte automatiche fanno il possibile dal punto di vista tecnico (esposizione, messa a fuoco…), ma per ottenere i migliori risultati bisogna conoscere regole pratiche e accorgimenti che dipendono strettamente dal soggetto che state fotografando.

Se non avete tempo per seguire un corso di fotografia, non preoccupatevi.

Abbiamo raccolto 14 schede pratiche dove troverete tutto ciò che dovete sapere per fare foto perfette ad altrettanti diversi soggetti vacanzieri.

Non importa se possedete una reflex ultimo modello o una compatta trovata nell’uovo di pasqua: portatevi appresso le nostre schede, e dategli un’occhiata prima di iniziare a scattare.

I risultati sono garantiti.



Come Fotografare in spiaggia


foto spiaggia

Per molti di noi, vacanza è sinonimo di vita da spiaggia.

Ma passati i primi giorni stesi sulla sdraio ad abbronzarsi, si sente l’esigenza di muoversi un po’… e magari di fare qualche foto.

Le spiagge tropicali invitano agli scatti paesaggistici, ma anche se avete optato per Rimini gli spunti non mancheranno: basta saper guardare. I dettagli (conchiglie, granchi, gabbiani), i colori (vele di windsurf, le insegne dei bar, la merce degli ambulanti), le texture (le file di ombrelloni, la sabbia stessa, i frammenti di conchiglia sulla battigia), i bagnanti.

Le spiagge più famose e belle del mondo

Regolazioni sulla compatta: Cercate il programma “Spiaggia”.

Se fotografate persone a meno di tre metri di distanza e con il sole alto, selezionate il flash forzato.

Regolazioni Sulla reflex: Usate la staratura intenzionale per sovraesporre leggermente (1/2 stop o 1 stop), soprattutto in presenza di sabbia bianca.

Usate il modo priorità dei diaframmi per decidere cosa sarà a fuoco nella foto: solo il soggetto (diaframmi più aperti) o soggetto e sfondo (diaframmi più chiusi).

Se dovete fotografare persone da vicino a mezzogiorno, inserite il flash forzato.

Tenete la sensibilità bassa (100/200 ISO), a meno che la luce scarseggi veramente (imbrunire).



Le 5 regole base


  1. La spiaggia è un ambiente ostile alla fotocamera: la sabbia può infiltrarsi nei meccanismi e l’acqua salata può mandare in corto circuito l’elettronica. Quindi cercate di proteggere la fotocamera, o usate modelli resistenti a polvere e spruzzi.
  2. Le ore migliori per le foto in spiaggia sono quelle della prima mattina (non c’è gente) e quelle verso il tramonto (la luce è più calda e dorata).
  3. Le foto agli amici e ai compagni di viaggio è meglio farle verso la fine della vacanza, quando si è tutti ben abbronzati.
  4. Cercate di costruire la foto usando la regola dei terzi. In particolare, non mettete mai l’orizzonte esattamente a metà della foto, ma piuttosto lungo il terzo inferiore o lungo quello superiore (se il cielo è poco interessante).
  5. Attenzione all’esposizione: soprattutto le spiaggie di sabbia bianca tendono a ingannare l’esposimetro, che sottoespone. Usate la staratura intenzionale per aprire di un diaframma.


L’errore da non fare


Avete mai visto un mare in discesa?

Dal vivo no di sicuro.

Eppure, in tante foto delle vacanze compaiono mari che sembrano piste da discesa libera.

Per evitare figuracce, basta fare un po’ di attenzione: quando si fotografa l’orizzonte, ricordatevi di tenerlo… orizzontale!



L’accessorio consigliato


Soprattutto quando il sole è basso, si rischia sempre che i raggi entrino direttamente sulla lente, creando antiestetici riflessi e abbassando molto il contrasto dell’immagine.

Un paraluce sull’obiettivo ridurrà di parecchio il rischio di riflessi indesiderati; in sua mancanza, potete usare la mano per schermare la lente frontale, interponendola fra il sole e la fotocamera.



Come Fotografare al museo


I soggetti da riprendere in un museo sono i più vari.

Vanno da quanto esposto (quadri e reperti), alle persone che visitano le sale e le loro espressioni di fronte a quanto vedono.

Purtroppo non è possibile fotografare in tutti i musei.

Spesso è necessario un permesso, che non si ottiene alla cassa, ma bisogna richiedere in precedenza. Non è possibile fornire un’indicazione valida ovunque: ogni museo rappresenta un caso a sé.foto museo

Nei musei statali italiani, per esempio, la ripresa senza fini di lucro è consentita.

Musei di storia e scienze naturali in Italia

È sempre vietato l’uso del flash e del treppiede.

Regolazioni sulla compatta: Disattivare il flash automatico. La relativamente scarsa luce ambiente lo farebbe scattare nella maggior parte delle riprese. (nei musei l’uso del flash è vietato).

Impostare una sensibilità elevata

Regolazioni sulla reflex: Impostare una sensibilità sopra i 400 Iso. Il bilanciamento del bianco migliore è quello automatico. Viene sempre a capo delle illuminazioni miste che si hanno in questi casi.

La luce diffusa, usata per illuminare la maggior parte delle sale, consiglia di regolare la ripresa su una tonalità più contrastata. In genere non c’è bisogno di grandi profondità di campo, meglio impostare un automatismo di esposizione automatico a priorità dei tempi.



Le 5 regole base


  1. Fotografare nei musei significa fotografare a luce ambiente. Spesso senza possibilità di usare il treppiedi o il monopiede. Impostare alte sensibilità è una necessità.
  2. Il fotografo non deve disturbare i visitatori, impedendo loro di godere delle opere per le quali hanno pagato il biglietto d’ingresso. Deve essere rapido negli scatti, senza indugiare troppo davanti all’opera o al soggetto che desidera riprendere.
  3. Una fotocamera dallo scatto silenzioso è sempre la migliore. Il fotografo, per quanto possibile deve passare inosservato.
  4. L’attrezzatura deve essere leggera e poco ingombrante. Una fotocamera dotata di zoom da moderato grandangolare a moderato tele è quanto basta. Niente ingombranti borse che, nella maggior parte dei casi, bisogna lasciare all’ingresso per motivi di sicurezza.
  5. Inserire sempre, quando possibile, il dispositivo di stabilizzazione.




L’errore da non fare


Usare il flash, oltre che proibito, è anche poco utile. Sia quello incorporato alla fotocamera, sia quello da inserire nella slitta a contatto caldo, forniscono luce molto direzionata e cruda, assai poco adatta a fotografare i soggetti che si possono trovare nei musei.



L’accessorio consigliato


L’obiettivo stabilizzato è l’accessorio più utile, dal momento che si fotografa in luce ambiente, senza flash e treppiede.

Inoltre, la luce sempre soffusa e bassa, usata per non danneggiare le opere, obbliga a tempi di posa relativamente lunghi. Difficili da sostenere a mano libera. Con un obiettivo stabilizzato si guadagnano mediamente due valori luce.

Vuol dire usare un tempo due volte più lungo o un diaframma due volte più chiuso.



Come Fotografare un Tramonto


foto tramonto

Il tramonto, per l’illuminazione molto direzionata e la dominante calda della luce, è il momento preferito dalla maggioranza dei fotografi. I soggetti assumono un rilievo e una plasticità che non hanno nelle altre ore della giornata. Addirittura: il sole che scompare dietro l’orizzonte può essere il soggetto principale. Quando l’orizzonte è rappresentato dal mare, la foto è ancora più d’effetto, in modo particolare se la ripresa avviene mediante un potente teleobiettivo che, per un effetto prospettico, fa apparire il sole come una palla rossa, molto più grande della realtà.

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Regolazioni sulla compatta: Scegliere il programma “Tramonti” Nei ritratti in controluce, con il sole che tramonta dietro il soggetto, attivare il flash in modalità Lampo di schiarita.

Sulla reflex: Usare il D-Lighting attivo Impostare l’esposizione a priorità dei diaframmi per avere il controllo sulla profondità di campo. Impostare la lettura esposimetrica a matrice su tutto il campo inquadrato, per ridurre l’importanza della forte luce del sole. Azionare la sovraesposizione intenzionale di 1 EV quando si riprende con il sole in macchina.

Se si usa il flash accessorio per schiarire le ombre impostarlo nella modalità TTL Fill Flash.



Le 5 regole base


  1. Il tramonto è l’ora migliore per scattare qualsiasi tipo di fotografia. I rilievi dei soggetti, illuminati lateralmente, assumono una maggiore plasticità.
  2. Per un ritratto sulla spiaggia della vacanza scegliere sempre l’ora del tramonto. In modo particolare i minuti che precedono la scomparsa del sole e quelli immediatamente successivi. Si hanno sfumature di luce come non mai nelle altre ore della giornata.
  3. Il tramonto è l’unico momento in cui si può fotografare con il sole che illumina direttamente il soggetto. Il momento adatto è quando lo stesso soggetto può guardare l’astro senza socchiudere gli occhi.
  4. Per avere il sole molto grande, come si vede spesso nelle foto dei professionisti, è necessario usare una potente focale tele.
  5. Il tramonto è un’ottima occasione per scattare interessanti controluce. In questo caso, per non avere solo silhouette dovete sovraesporre almeno di un valore luce.


L’errore da non fare


Usare a mano libera un potente teleobiettivo, quando si desidera avere il disco del sole molto grande. Per quanto la mano sia ferma, la potenza del tele amplificherà minimi tremolii. In questo caso è sempre necessario fissare la fotocamera a un cavalletto, tanto più pesante quanto più lunga la focale impiegata.



L’accessorio consigliato


Il paraluce è l’accessorio principe per questo tipo di foto. L’illuminazione laterale porta alcuni raggi a “entrare nell’obiettivo”.

Ciò provoca riflessi all’interno delle lenti che causano il cosiddetto flare, decadimento notevole dell’incisione dell’immagine. Si possono avere anche le immagini fantasma, dischetti di luce sovrapposti all’immagine con la forma del foro del diaframma. Il paraluce li elimina.



Come Fotografare i bambini


fotografare bambini

I bambini sono il soggetto più fotografato. Spesso sono anche il motivo che spinge a comperare una fotocamera o a cambiare quella vecchia. Se nella commedia di Eduardo di Filippo, per Filomena Marturano i figli erano piezz’e core, per il fotografo sono infinite occasioni di scatti. Scatti per la maggior parte poco interessanti per chi ne guarderà le stampe.

Non basta fotografare un bel bambino, magari mentre fa qualcosa di buffo, per avere una bella foto. La prima regola da tenere a mente è non lasciarsi coinvolgere dal soggetto e mantenere sempre una buona dose di distacco emotivo.

Regolazioni sulla compatta: Impostate il programma di ripresa indicato con l’icona del ritratto, oppure quello indicato per le riprese sportive, che imposta tempi di scatto brevi.

Impostate il programma di riconoscimento facciale.

Sulla reflex: Usate la focale medio tele.

Impostate il programma di esposizione a priorità dei tempi, dopo aver impostato un tempo di 1/250 o anche di 1/500. Solamente in questo modo sarete sicuri di ottenere foto bene incise. I bambini si muovono sempre e non c’è niente di peggio, al fine del risultato, che obbligarli alla posa fissa.

Impostate una sensibilità tra 400 e 800 ISO, vi permetterà di usare tempi di scatto brevi.



Le 5 regole base


  1. Nelle riprese in esterni, per esempio al mare, ai giardinetti, mai fotografare con il sole alle nostre spalle. Il sole negli occhi obbliga il soggetto a strizzarli.
  2. Non cercate di mettere un bambino in posa, facendogli assumere atteggiamenti innaturali o, peggio, che imitano i grandi. Le foto che otterremo saranno stucchevoli e forzate.
  3. Le foto migliori si ottengono coinvolgendo i piccoli soggetti nella ripresa, come fosse un gioco. Per esempio, è sempre utile iniziare spiegando al bambino come funziona la macchina fotografica, illustrando le varie azioni che ci apprestiamo a fare.
  4. La focale migliore per non avere distorsioni, specialmente dei visi, è quella medio tele.
  5. Nelle foto in interni non usate mai la luce del flash diretta. È troppo dura e contrastata. Se possibile usate la luce del flash riflessa contro il soffitto. Se il vostro flash non è orientabile, piuttosto aumentate la sensibilità ISO.


L’errore da non fare


I bambini sono più piccoli di noi. Per avere una prospettiva corretta bisogna riprenderli adottando un punto di vista all’altezza dei loro occhi. In caso contrario appariranno come schiacciati a terra, per di più con la testa sproporzionata rispetto al resto del corpo.



L’accessorio consigliato


Non lo trovate nei negozi di fotografia. Tuttavia è ideale per riuscire a scattare belle fotografie quando si fotografano i bambini. Si tratta di un pallone, come quelli morbidi per i più piccoli, o un qualsiasi altro giocattolo. Datelo al vostro soggetto, prima di iniziare a fotografare. Si dimenticherà di voi, della fotocamera e voi ne potrete cogliere atteggiamenti spontanei e interessanti.



Come scattare le Foto durante le Feste popolari


Il fotografo è sempre alla ricerca del soggetto caratteristico, della immagine strana, del colore locale. Queste preferenze si manifestano ancor più in vacanza. I mercati e le feste sono occasioni da non perdere.fotografia festa popolare

Mercato e festa, spesso uniti in una sintesi di sacro e profano, attirano folle numerose.

Sono momenti importanti, specie per genti legate alla propria tradizione. In queste occasioni non sono i soggetti a mancare, il pericolo, semmai, è cadere nel bozzetto fine a se stesso. Il vero fotografo deve essere curioso e preparato.

Documentarsi è la regola che garantisce i buoni risultati.

Regolazioni Sulla compatta: Inserire il flash automatico nella modalità TTL Utilizzare il programma “sport” per bloccare i movimenti veloci.

Sulla reflex: Utilizzare il flash accessorio in modalità iTTL Inserire il D-Lighting attivo, nelle reflex che lo consentono. Le situazioni in cui ombre e luci si alternano nella medesima inquadratura sono frequenti. Se si fotografa in automatismo di esposizione utilizzare la priorità dei tempi regolata su 1/250, per evitare il mosso.

Impostare una sensibilità medio alta, intorno a 400 ISO Utilizzare uno zoom che copra le focali da moderato grandangolare a medio tele, con questo solo obiettivo si può realizzare il 90% delle foto desiderate.



Le 5 regole base


  1. Le feste attirano sempre molta gente, per muoversi nella folla usate attrezzatura leggera.
  2. Non si può presumere di realizzare una buona documentazione dell’avvenimento scattando immagini casuali. Decidete prima ciò che si desidera riprendere e scegliete di conseguenza i punti di vista migliori.
  3. Spesso i luoghi principali dell’avvenimento sono preclusi al pubblico, che assiste da dietro transenne. Se il fotografo desidera avere più libertà deve farsi accreditare dall’organizzazione. Più l’evento è importante, più è difficile ottenere l’accredito se non si lavora per giornali/agenzie.
  4. Quando si fotografa in mezzo alla folla è sempre bene usare una focale grandangolare e la messa a fuoco manuale, con la distanza regolata sull’iperfocale. Spesso l’autofocus è ingannato dai molti soggetti su più piani.
  5. Le riprese eseguite dall’alto sono sempre interessanti. Un balcone che dia sul luogo dell’avvenimento è un’ottima postazione.


L’errore da non fare


Comportarsi “da fotografo”, cioè con invadenza e scarso rispetto per le esigenze altrui, è un modo sicuro per vedersi precludere la possibilità di scattare foto di momenti particolari, talora esclusivi.

Sorriso e disponibilità non si comperano in negozio, ma sono fondamentali.



L’accessorio consigliato


Un flash, da inserire nella slitta a contatto caldo della fotocamera, è un complemento indispensabile. Regolato sulla modalità TTL o, nelle reflex più sofisticate, in quella iTTL, si integra con la luce naturale e fornisce immagini sempre ben bilanciate.

Per non avere un’illuminazione troppo cruda, ricordare di anteporre alla parabola il filtro diffusore a cupola fornito in dotazione.



Come scattare una Foto in Alta montagna


La vacanza non è solo mare. Gli appassionati della montagna sono numerosi, anche se non altrettanto. Ma davanti a loro si spalancano paesaggi che fanno restare a bocca aperta.foto alta montagna

Paesaggi che cambiano di continuo, con il variare delle ore e delle condizioni atmosferiche. È, questa, una caratteristica della montagna. Ma non sono paesaggi solamente. I luoghi sono anche occasione per dedicarsi al “close up” di fiori rari e di animali selvatici.

A volte anche facili da fotografare.

Lo sapevate che gli stambecchi si possono avvicinare anche a una decina di metri?

Migliori sfondi HD della Natura

Regolazioni Sulla compatta: Impostare il programma “Paesaggio” Impostare il bilanciamento del bianco su “Nuvoloso”, si elimina parte della dominante azzurrina

Sulla reflex: Impostare il D-Lighting attivo per schiarire le ombre sempre molto marcate per mancanza di velo atmosferico.

Impostare l’esposizione su tutto il campo inquadrato. Impostare l’esposizione a priorità dei diaframmi. Nel paesaggio, infatti, è importante avere il controllo della profondità di campo.

Non a caso il paesaggista Ansel Adams (fotografo statunitense, noto per le sue fotografie in bianco e nero) usava di preferenza il diaframma f/64. Impostare su “Normale” il controllo della saturazione.

Se si usa il filtro polarizzatore si ha a che fare con immagini già con i colori saturi.





Le 5 regole base


  1. La focale normale e quella grandangolare sono tra le più usate per la ripresa delle montagne. Il loro campo di ripresa, meglio di altre focali, riesce a trasmettere l’impressione di grandiosità.
  2. Le ore migliori sono quelle del mattino e della sera. L’illuminazione laterale mette meglio in risalto forme e volumi.
  3. Più si sale in quota, più l’atmosfera è pulita e priva di particelle solide. Ciò aumenta il contrasto dell’immagine. Tenerne conto nella regolazione dei parametri.
  4. Le riprese di paesaggi, e quelli alpini non fanno eccezione, richiedono l’uso del treppiede. Specialmente in alta montagna, magari dopo una salita faticosa, è facile impartire alla fotocamera un leggero tremolio. Un treppiede elimina il mosso.
  5. Non passare repentinamente dal freddo al caldo con la fotocamera al collo. L’umidità dell’ambiente si condenserebbe non solo sulle lenti dell’obiettivo, ma anche all’interno dell’apparecchio e dell’ottica.


L’errore da non fare


Fotografare, specialmente sulla neve, senza montare un filtro UV o Skylight davanti all’obiettivo.

Più si sale in quota, più aumenta la percentuale di raggi ultravioletti che conferiscono alle immagini una forte dominante azzurrina. I filtri nominati la riducono.



L’accessorio consigliato


Il filtro polarizzatore può migliorare le riprese in montagna.

È un filtro particolare, formato da due vetri polarizzati ortogonalmente. Uno di questi può ruotare sull’altro. Proprio con questa rotazione si elimina, a volontà, parte della luce che illumina la scena fin quasi alla sua estinzione totale.

Il filtro contribuisce anche a saturare i colori e ridurre la dominante azzurrina.



Come Fotografare nei Teatri e nei concerti


Capita spesso, durante le vacanze, di voler assistere a un concerto o ad avvenimenti, musicali e no, al coperto o in esterni. Il fotografo desidera anche portare a casa il ricordo visivo dello spettacolo e cerca di fissarlo nelle immagini raccolte con la sua fotocamera.foto concerti teatri

Non sempre è facile. Spesso non può muoversi come e quando vuole né adottare il punto di ripresa migliore. Inoltre, concerti e rappresentazioni importanti sono sempre protette da copyright e fotografarle è di frequente vietato, anche se lo si fa senza scopi commerciali.

Con cantanti e artisti locali la difficoltà non sussiste.

Regolazioni Sulla compatta: Escludere il funzionamento automatico del flash incorporato. La sua potenza è troppo ridotta perché sia di aiuto nell’illuminare il soggetto.

Sulla reflex: Il soggetto si muove su un palco, in uno spazio ben definito. Per essere sicuri di averlo sempre nitido, conviene impostare la messa a fuoco manuale con un diaframma che garantisca la profondità di campo in quello spazio. La profondità di campo varia secondo il diaframma, la focale e la distanza di ripresa. Per essere sicuri della zona nitida conviene scattare alcune foto di prova.

Per avere i colori più fedeli procedere alla taratura personalizzata del bilanciamento del bianco.



Le 5 regole base


  1. Spesso si hanno fonti di luce direttamente in macchina, in questi casi l’esposimetro è ingannato e l’esposizione sbagliata. Per essere sicuri è bene sovraesporre almeno di 2 diaframmi.
  2. La postazione migliore per riprendere un avvenimento che si svolge sul palcoscenico di un teatro è il corridoio centrale all’altezza della quinta o sesta fila di poltrone di platea. Se non è possibile stare nel corridoio, scegliete la poltrona di corridoio centrale alla stessa altezza.
  3. Per gli spettacoli che si svolgono in teatro è sempre necessario chiedere un permesso. Anche se aperto al pubblico, il teatro è sempre un luogo privato ed è a discrezione del proprietario consentire le riprese.
  4. Obiettivi luminosi e di lunga focale sono indispensabili se si desiderano realizzare primi piani o figure intere.
  5. La scene sono sempre illuminate con luci a temperature di colore differenti. Impostate il bilanciamento automatico del bianco.


L’errore da non fare


Cercare di utilizzare una sensibilità bassa. Anche se la scena sembra molto illuminata, lo è per i nostri occhi, non per il sensore della fotocamera. Oggi anche ad alte sensibilità non si ha un decadimento dell’immagine come al tempo della pellicola.

I professionisti lavorano sempre con valori superiori a 800 ISO.



L’accessorio consigliato


Difficile poter utilizzare il treppiede e non tutti gli obiettivi sono dotati del dispositivo di stabilizzazione. Dotato di testa sferica, il treppiede è quanto di più utile ci sia per scattare immagini ferme, non affette dal cosiddetto mosso accidentale, dovuto al tremolio della mano che impugna la fotocamera.

Il monopiede in compenso può essere portato dappertutto e permette di scattare anche a 1/30 di secondo.






Come Fotografare i monumenti


In vacanza si visitano città, si vedono posti nuovi.Tra i soggetti più fotografati ci sono i monumenti, intesi sia come edifici storici, sia come monumenti celebrativi veri e propri.foto monumenti edifici

Ma non solo le città storiche possono attirare l’attenzione del fotografo. In qualsiasi città del mondo si trovi, sia durante una vacanza importante, sia durante una breve gita, le occasioni per riprendere edifici moderni, di architetti famosi magari, e monumenti non mancano. Se sono molto fotografati, è una sfida per vederli e ridarli in foto in maniera inconsueta e personale.

I monumenti più alti del mondo

Regolazioni Sulla compatta: Impostare al massimo il controllo del dettaglio/qualità JPEG per avere linee più nette.

Regolare lo zoom sulla focale grandangolare

Sulla reflex: Se si usa l’obiettivo decentrabile è necessario operare manualmente sia per la messa a fuoco, sia per l’esposizione.

Nelle riprese notturne di monumenti illuminati è bene sottoesporre intenzionalmente di uno o due valori luce. Le zone buie, attorno a quelle illuminate, ingannano l’esposimetro facendolo sovresporre e “bruciando” così le alte luci.

Impostare, di giorno, la lettura esposimetrica a priorità dei diaframmi e usare un diaframma chiuso, per avere una buona profondità di campo.

Impostare il D-Lighting per schiarire le ombre.



Le 5 regole base


  1. Studiare a tavolino, su una cartina, l’orientamento del soggetto. Così non si rischia di arrivarci davanti nell’ora sbagliata. Per esempio, quando è illuminato in controluce. Molto utili a questo scopo sono le mappe di Google.
  2. Le lunghezze focali maggiormente utilizzate sono quelle grandangolari, dal momento che, nella maggior parte dei casi, si è costretti a riprendere troppo da vicino, rispetto all’altezza del soggetto.
  3. Usare la macchina fotografica sempre “in bolla”, specialmente quanto si usano focali grandangolari estreme, per non correre il rischio delle deformazioni prospettiche.
  4. Evitare di includere nell’inquadratura tutto quanto non è strettamente necessario. A volte un particolare è più significativo e più “fotogenico” del totale.
  5. Le riprese notturne di monumenti e di edifici illuminati sono sempre d’effetto. Inoltre, il buio cancella quanto di indesiderato sta loro attorno.


L’errore da non fare


Le cosiddette linee cadenti sono l’errore più comune. Palazzi e monumenti sembrano cadere all’indietro.

Ciò accade perché si è inclinata verso l’alto la fotocamera per comprendere tutto il soggetto nell’inquadratura.

Il rimedio è arretrare o innalzare, se possibile, il punto di presa e usare una focale più lunga.



L’accessorio consigliato


L’obiettivo decentrabile, di focale grandangolare, è l’accessorio più utile. Si tratta di un obiettivo speciale il cui asse può essere spostato verso l’alto, il basso, a destra o a sinistra.

Nel nostro caso il decentramento che maggiormente interessa è quello verticale. In pratica, è come se s’innalzasse il punto di ripresa. I decentrabili hanno un ampio cerchio di copertura.






Come Fotografare i Paesaggi


Fotocamere da studio, un pesante bagaglio di attrezzatura:l’immagine classica ottocentesca del fotografo di paesaggio era questa.fotografare-paesaggio

Per fortuna oggi non è più così. Tutti possiamo cimentarci con questo interessante soggetto e in vacanza si ha tempo da dedicargli.

Per riuscire bene bisogna possedere un occhio esercitato a guardare e non solo a vedere.

E anche quel tanto di pazienza che ci permette, prima di scattare la foto, di studiare il soggetto e lo spettacolo della luce che, mutevole, dà sempre nuove immagini della medesima situazione. Non guasta una buona conoscenza della propria fotocamera compatta o reflex.

Regolazioni Sulla compatta: Impostare il programma “Paesaggio” Impostare una sensibilità ISO non superiore al valore 200

Sulla reflex: Impostare il programma di esposizione a priorità dei diaframmi, con un diaframma intorno a f/11 per avere una buona profondità di campo.

Sottoesporre intenzionalmente di 1/2 valore luce per avere maggiore saturazione. Impostare un D-Lighting elevato per schiarire le inevitabili zone d’ombra. Attivare nel mirino il reticolo di visione, in modo da essere aiutati nella composizione dell’immagine. Se la fotocamera non è fissata al cavalletto e l’obiettivo ne è dotato, attivare il dispositivo di riduzione delle vibrazioni.



Le 5 regole base


  1. Non è affatto vero che la focale più adatta alla foto di paesaggio sia quella grandangolare, come suggerisce un gran numero di sedicenti esperti. Quella grandangolare è solo una delle focali possibili. Spesso la lunga focale del teleobiettivo fornisce risultati migliori e meno scontati.
  2. È di rigore la ripresa nelle prime ore del mattino o in quelle che precedono il tramonto. La luce laterale mette meglio in risalto i particolari del soggetto.
  3. Non dimenticate di introdurre nell’inquadratura la cosiddetta “quinta di primo piano”. Un albero, un qualsiasi elemento del paesaggio che dia profondità all’immagine.
  4. Impostate sempre una sensibilità bassa, intorno a 100 ISO. È quella che meglio riesce a sfruttare la definizione del sensore e dell’obiettivo.
  5. I risultati migliori si hanno applicando all’obiettivo un filtro polarizzatore, che satura i colori e fa risaltare le nubi in cielo, oltre a eliminare parte della foschia dovuta al velo atmosferico.


L’errore da non fare


Riprendere un paesaggio dal finestrino del mezzo che ci trasporta. Spesso, in vacanza in luoghi esotici, si è così presi dalla bellezza di quanto scorre davanti ai nostri occhi che è naturale tentare di catturarlo con uno scatto. Rinunciamo, sono scatti che sempre deludono perché mossi e poco contrastati.



L’accessorio consigliato


L’accessorio principe è il treppiedi. È certo un ingombro, fastidioso da portare con sé, ma indispensabile. Permette di impostare diaframmi chiusi, per avere una grande profondità di campo e basse sensibilità, perché elimina il rischio di foto mosse anche quando si usano tempi lunghi. Inoltre obbliga il fotografo a fotografare con più calma, dandogli tempo di studiare bene l’inquadratura.


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ultimo aggiornamento: 04 Settembre 2016