I sintomi e disturbi che indicano il malessere nel cane



Oltre a sapere come prestare soccorso al vostro cane o gatto quando si è ferito, si è fratturato una zampa o ha una convulsione, è altrettanto necessario saper riconoscere alcuni atteggiamenti che l’animale assume per indicarvi un malessere. Cosi facendo e ricorrendo come sempre, ma forse più tempestivamente, al veterinario, avrete senz’altro più possibilità di rivedere quanto prima il vostro amico sano e vivace.


Sintomi di malattia del cane



Sintomi di disturbi gastroenterici


Come conseguenza di errori alimentari, di eccessiva ingestione di cibo, di colpi di freddo o addirittura di malattie infettive anche serie, potrebbero comparire i seguenti sintomi.

VOMITO Sia il cane sia il gatto vomitano molto spesso. In particolare, questo accade dopo che hanno ingerito modiche quantità di erba, che assumono per purgarsi. Il sintomo, dunque, non è di per sé grave. Può esserlo quando diventa frequente nell’arco della giornata, quando compare subito dopo l’ingestione di cibo e, infine, quando è accompagnato dall’arresto della defecazione. In questi casi, portate subito l’animale dal veterinario.

DIARREA E STITICHEZZA Un aumento della frequenza della defecazione, con emissione di feci liquide (diarrea), deve cominciare a impensierire se si protrae per più ore. In queste condizioni, l’animale perde abbondanti quantità d’acqua e di sali minerali, disidratandosi. In attesa della visita del veterinario, mettetegli a disposizione un’abbondante razione di té tiepido non molto forte e zuccherato. Un rallentamento di questa funzione, con e missione di feci dure e compatte (dalla caratteristica forma sferica), vi farà in un primo tempo modificare la dieta dell’animale: più fibra vegetale, meno carne, più pasta e riso, una piccola quantità di olio crudo. Qualora, comunque, il sintomo non sparisse, ricorrete senz’altro al veterinario. sintomi abbastanza seri sono anche: l’emissione di feci molto chiare; l’aumento molto intenso di colorazione; la presenza di sangue. E intuitivo quanto sia grave l’arresto della defecazione.

Non lasciate assolutamente che questo grave sintomo si protragga per più di un giorno, un giorno e mezzo senza prendere provvedimenti.

DOLORABILITA’ ADDOMINALE Nel caso in cui l’animale presentasse dolori addominali, lo vedrete inarcare il dorso e retrarre vistosamente l’addome.

Inoltre, si lamenterà, avrà le sofferente e ansiosa, giungendo a rotolarsi a terra violentemente. A questi atteggiamenti tipici, potranno o meno sommarsi i sintomi precedentemente descritti.



Sintomi e disturbi di malessere del cane






Sintomi di disturbi respiratori


Anche l’apparato respiratorio dei nostri amici animali può essere soggetto a svariati malanni: impariamo a riconoscere i sintomi più evidenti.

TOSSE È molto comune. Qualora si presentasse, provate a comprimere leggermente con la mano la gola dell’animale, per verificare se sussiste un’irritazione a livello delle prime vie respiratorie. In questo caso, a ogni compressione corrisponderà un colpo di tosse. Se, in vece, questo sintomo fosse presente indipendentemente da questa manovra, ciò potrebbe significare che la lesione è più profonda. Se la tosse non scompare nel giro di pochi giorni, ricorrete al veterinario.

DIFFICOLTÀ RESPIRATORIA Un animale con problemi respiratori in genere presenta un notevole stato di prostrazione. Noterete, inoltre, un netto “movimento respiratorio” a livello dell’addome, che consiste in un movimento molto evidente di innalzamento e di abbassamento a livello del costato. Questo atteggiamento deve impensierire. Controllate anche se c’è emissione di catarro dalle narici. Ricorrete al veterinario.



Sintomi di malattie nervose


Oltre a essere innumerevoli, i sintomi riferiti a malattie a carico del sistema nervoso centrale e periferico possono sovrapporsi ad altri disturbi, e risultare per questo difficili da evidenziare.

A questo proposito, tenete a mente quanto segue: ogni volta che il vostro animale, di qualsiasi specie e razza, cambierà repentinamente abitudini (tipiche sono le alterazioni vistose dell’appetito), aspetti del carattere (diventerà, per esempio, molto aggressivo) o evidenzierà comportamenti assolutamente insoliti (movimenti non coordinati, eccessivo innalzamento degli arti durante la deambulazione, continui movimenti in circolo, atteggia m enti anormali della testa), considerate tutto ciò come sintomi relativamente seri e ricorrete al veterinario.



Sintomi di malattie o disturbi dermatologici


Per quanto riguarda la cute del vostro anima le, prestate molta attenzione: oltre a poter sospettare malattie trasmissibili all’uomo, potreste comunque scoprire sintomi evidenti di malattie, che vi faranno ricorrere al veterinario in tempo utile.

PRURITO Il cane e il gatto si grattano abitualmente. Se questo atteggiamento diventasse però troppo vistoso e frequente, ciò significherebbe sicuramente che qualche cosa non va. Osservate il dorso dell’animale e controllate l’eventuale presenza di croste, pulci, zecche o di un semplice arrossamento. Qualora trovaste delle zecche, preoccupate vi di toglierle al più presto. Queste possono albergare al loro interno dei protozoi (piroplasmi) responsabili di una grave malattia del cane: la piroplasmosi.

Per togliere una zecca senza danneggiare la cute dell’animale, preparate un batuffolo di cotone imbevuto di etere; toccate con questo la zecca, che rimarrà stordita e potrà essere rimossa con una pinzetta. Comunque, se il prurito persistesse a lungo, portate l’animale dal veterinario. Il prurito può essere anche sintomo di malattie nervose molto gravi. In questi casi, l’ani male colpito si gratta in modo impressionante, giungendo a procurarsi gravi lesioni. Informazioni sulle vaccinazioni del cane

PERDITA DI PELO Ai cambiamenti di stagione, il cane soprattutto perde una gran quanti tà di pelo. Il fenomeno rientra nella norma. Diventa preoccupante quando, alla perdita di pelo in quantità eccessiva e in aree localizzate, subentra uno stato di infiammazione della cu te sottostante. Qualora le aree prive di pelo siano tondeggianti e si espandano in modo concentrico, manifestando al centro un’area di tessuto in fiammato, evitate di toccare troppo l’animale e portatelo dal veterinario. Potrebbe trattarsi di una micosi che, tra l’altro, colpisce anche l’uomo: non è pericolosa, ma solamente molto lunga da curare.



Sintomi di disturbi all’orecchio e all’occhio


Poiché si tratta di due organi molto delicati, pochi sono gli interventi che si possono fare.

ORECCHIO Diverse sono le malattie che possono colpire quest’organo, ma nulla di preciso rileverete dall’atteggiamento dell’animale, che manifesterà sempre e comunque un senso di disagio. Qualunque animale che presenti una patologia a questo livello tiene l’orecchio interessato abbassato e spessissimo tende ad agitare violentemente la testa, come se volesse liberarsi di qualche cosa presente nel condotto uditivo. Limitatevi a controllare che nell’orecchio esterno non sia presente un corpo estraneo ed eventualmente rimuovetelo solo se l’operazione risulta facile. Sono soprattutto le razze di cani a orecchie pendenti a presentare i maggiori problemi.

Infatti, questa particolare caratteristica, non favorendo una efficace aerazione della parte, determina un ristagno del secreto, con conseguente macerazione dei peli e insorgenza di processi infiammatoli. Se possedete un cane con queste caratteristiche, abbiate l’accortezza di mantenere pulito il padiglione auricolare esterno, eliminando eventualmente i peli che ostruiscono il condotto uditivo. Servitevi di una falda di cotone idrofilo, esercitando una leggera trazione sui peli stessi.

OCCHIO Elenchiamo i sintomi più comuni.

  • Un animale che presenta qualsiasi disturbo a carico dell’occhio tende prima di tutto a proteggerlo. Abbasserà quindi la palpebra, in mo do da sottrarlo all’azione della luce.
  • L’arrossamento delle congiuntive è il sintomo più frequente. Con alcune gocce di un normale collirio all’interno della palpebra inferiore dell’occhio interessato.
  • Un’opacità più o meno marcata della cornea è sempre un sintomo da non sottovalutare. Potrebbe trattarsi di un processo infiammatorio, come pure di un’ulcera corneale.
  • Una colorazione giallastra o giallo-verdastra della sclera (la parte bianca dell’occhio) è da attribuire a un disturbo a carico del fegato più che dell’occhio.
  • Nel caso del gatto, è senz’altro segno di malattia l’evidenziarsi della terza palpebra (quel la membrana biancastra situata all’angolo del l’occhio vicino al naso).
  • Se notate un aumento di secrezione da parte delle ghiandole lacrimali: senza la presenza di altri sintomi , detergete con delicatezza gli occhi con un batuffolo di cotone imbevuto d’acqua o meglio ancora di soluzione borica, che troverete in farmacia.


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Senza dilungarsi in una descrizione particolareggiata dei disturbi che possono colpire animaletti quali il criceto, lo scoiattolo o le diverse varietà di uccellini, elenchiamo una serie di sintomi comuni, rivelatori di “qualche cosa che non va”. Sono sempre da considerare sintomi di malattia o carenza:



  • diminuzione o alterazione dell’appetito;
  • eccessivo consumo d’acqua;
  • qualsiasi alterazione del comportamento;
  • eccessiva sonnolenza;
  • disturbi gastroenterici quali vomito, diarrea, rigurgiti, stitichezza;
  • alterata lucentezza del pelo o delle piume;
  • qualsiasi scolo nasale o congiuntivale molto evidente, magari anche accompagnato da difficoltà respiratoria;
  • presenza di pulci o parassiti sul corpo;
  • alterazioni (arrossamenti, eczemi, desquamazioni) della cute, sul corpo o sugli arti;
  • posizioni anormali assunte dal collo o dalla testa;
  • nei volatili, un tipico segno di sofferenza è l’atteggiamento a palla, con il piumaggio tutto arruffato;
  • nei piccoli roditori, un’esagerata tumefazione a livello del sottogola.


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